Google uProxy : la fine della censura internet è vicina
By alessio
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Google Ideas in collaborazione con l’ Università di Washington e Brave New Software sta sviluppando Uproxy una particolare rete virtuale simile alle VPN (Virtual private Network) che servirà ad abbattere le censure e i blocchi sulla rete attuati da alcuni Stati a livello mondiale, scavalcando i firewall delle telecom (le società che forniscono la infrastruttura internet) che filtrano i dati di una nazione. Diversi Paesi per censure di natura politica o economica, usano filtrare le reti dati in modo da non rendere accessibili ai propri cittadini particolari siti internet non graditi o scomodi. La Cina, la Birmania, l’ Iran (per motivi politici) oppure alcuni Stati Europei (per ragioni economiche, esempio i siti di scommesse sportive) impediscono ai propri cittadini la navigazione web su alcuni siti internet, ritenendoli illegali. Con uProxy questa censura non sarà più possibile in quanto questa rete virtuale farà in modo di sapere a chiunque da dove ci stiamo connettendo realmente, aggirando i blocchi preventivi. Google uProxy, ancora in fase di sviluppo e di test, sarà un’ estensione (quindi un componente aggiuntivo) dei browser internet, per il momento prevista solo per Chrome e Firefox. UProxy funziona come una VPN e utilizza il proprio computer come un server proxy. Si deve precisare che non offre una navigazione anonima come TOR, e non permette di scaricare dati tramite il P2P in maniera anonima ma deve essere utilizzata solo tramite il browser per la navigazione web. In sostanza uproxy funziona come una rete criptata che condivide la stessa rete con un contatto amico che si è selezionato in precedeza, e si trova fisicamente in un altro Stato. L’ utente che usa uproxy viene visto come si connettesse dallo Stato dell’ amico. Se in Cina, per esempio, viene ristretto l’ uso di alcuni siti d’ informazione astatunitensi, il cinese può agganciarsi alla rete di un suo amico inglese e quindi collegarsi a tutti i siti internet in USA, perché viene riconosciuto dalla rete come un “utente inglese”.Scopo del sistema è di creare una particolare rete virtuale, utilizzabile da tutti e pronta con qualche click di mouse.